Ekim 17, 2021

Battitore libero

ile admin

Babes

Battitore libero
fino adesso ho scritto di storie che mi sono realmente accadute, senza romanzarle o arricchirle di particolari gustosi sì, ma inventati, imponendomi come unica regola di modificare i nomi dei protagonisti (tranne il mio, ovviamente, in quanto racconto in prima persona di eventi che mi sono successi) per chiari motivi di privacy

oggi però, mi voglio cimentare in un esperimento, ovvero scrivere quello che gli anglosassoni chiamano “what if” (letteralmente “cosa se”), cioè un racconto di sa potrebbe ipoteticamente accadere se…
ma procediamo per gradi, facendo il giusto preambolo introduttivo alla cosa

soprattutto da quando mi sono iscritto su xHamster (anche prima, per la verità, ma ci avevo fatto meno caso e, soprattutto, non avevo approfondito la cosa), si è materializzata la voglia di giocare come “battitore libero” con qualche coppia tra quelle in cerca di singoli etero
cosa vuol dire tutto ciò?
significa che abbiamo una coppia formata da un lui intenzionato a vedere la sua lei tra le braccia di un altro o, quanto meno, sapere che lei si porta a letto un altro e che gli farà un resoconto dell’accaduto, e da una lei disponibile ad assecondare il suo uomo nel portarsi a letto altri uomini
il gioco sta nella consapevolezza di entrambi dell’eccitazione dell’altro/a nel vivere tale esperienza, che può andare dall’amico di famiglia con cui passare occasionalmente una serata diversa alle gangbang con più uomini sconosciuti, magari in un club privè
possiamo trovare la coppia in cui lei ha molte ritrosie e non vuole assolutamente che lui sia presente, come pure quella in cui lei pretende, al contrario, che il suo uomo sia presente per insultarlo durante la monta del bull di turno
nel mezzo, 50 sfumature di voglie

ora, partendo dalla mia esperienza fatta anni fa ed oggetto del mio primo post (“la proposta che non ti aspetti”), provo a descrivere una possibile situazione che amerei vivere assieme ad una coppia quindi, ripeto per la massima chiarezza, quanto segue è il parto della mia fantasia

Vi invito a osservare che i segnali “allacciare le cinture” e “non fumare” sono accesi. Appoggiatevi allo schienale e buon volo! (Tank – Matrix – chi ha letto “Altro regalo da parte di Gianni” sa perché amo questo film)

entro sul sito e, nella sezione “Incontri”, inserisco “coppia maschio e femmina”, “Eterosessuale”, “Italia” e “Milano” come parametri di ricerca, ordinando per data di registrazione
tra i risultati, scelgo il profilo di Gianluca e Adele, coppia sposata con figli conviventi, sulla quarantina
l’account è stato creato solo la settimana prima, il profilo è un po’ scarno (pochi “feticci” e neanche troppo estremi o particolari) e ci sono poche foto di lei
soprattutto, le foto ritraggono sì lei, ma non mentre è insieme ad altri uomini

mi incuriosisce, quindi chiedo l’amicizia, limitandomi ad un apprezzamento sul fisico di lei

il giorno successivo vedo che la mia richiesta è stata accettata e contatto la coppia, presentandomi con garbo (da quanto intuisco, non sono una coppia troppo esperta del gioco, né di quelle da tutto e subito, quindi scelgo un approccio meno sfacciato che, tra l’altro, mi è pure più congeniale)

parlo con Gianluca e viene fuori che Adele ha molte remore riguardo alle fantasie del marito ma che, allo stesso tempo, l’idea la stuzzica
quindi non è un “No”, semmai un “Forse”

la cosa, man mano che ne parliamo, intriga entrambi
il discorso è semplice: come fare per convincere Adele a “capitolare”?

decido che è meglio “giocare di sponda”
quello che propongo io è una strategia delicata, quindi nessun approccio diretto
si tratta, in sostanza, di fare in modo che Adele mi conosca senza che la cosa le venga proposta tipo “amore, ecco il bull che mi farà eccitare al pensiero di saperti sbattuta da lui come un tappeto” perché no, decisamente la sua reazione potrebbe essere un ricco lancio di piatti verso me e Gianluca

ci inventiamo una scusa per uscire a prendere un aperitivo dopo cena, tipo che ci siamo incontrati per caso e abbiamo scoperto di avere amici in comune, così Adele non sospetterà che sia tutto combinato e terrà la guardia abbassata
il locale, ovviamente, lo decide Gianluca, in base ai gusti di Adele

ci accordiamo per trovarci il mercoledì sera dopo cena, alle 21.30, quindi ho tutto il tempo di prepararmi adeguatamente
doccia con gel fragranza tabacco
abbigliamento curato ma easy, jeans e polo
sì deodorante, ma niente profumo (devo sapere di uomo, non sembrare una profumeria di un centro commerciale)

l’appuntamento non è sotto casa loro, ma neanche direttamente al locale, così mi passano a prendere dove lascio la mia auto
salgo dietro, mi presento e comincio a conversare, senza pressare Adele ma, contemporaneamente, fissandola e facendole capire di essere al centro delle mie attenzioni

giunti al locale, troviamo un tavolo un po’ appartato, lontano dal rumore, e ci sediamo
decido di farle una corte delicata, con complimenti non forzati su abbigliamento, fisico, sguardo, senza mai toglierle il mio dai suoi occhi

Adele mostra di gradire le mie attenzioni, quindi mi approccio a lei sempre delicatamente, ma avvicinandomi fisicamente, in modo che percepisca in maniera inequivocabile il mio interesse nei suoi confronti, mentre Gianluca rimane in disparte, distaccato
lì al locale non vado oltre a quanche sfioramento “accidentale”, così da tastare il terreno e capire se in lei s**tti maggiormente la voglia di trasgressione, oppure stia sulla difensiva

ad un certo punto, così, mentre si sta parlando del più e del meno, me ne esco con “Adele, mi sembri tu abbia il collo teso, se vuoi ti faccio un massaggio, se Gianluca è d’accordo”
ovviamente, Gianluca è d’accordo e Adele acconsente, così mi alzo, mi posiziono dietro di lei e comincio a massaggiarle lentamente il collo con movimenti delicati
mi chino e le sussurro nell’orecchio “come va, adesso? ti sei rilassata?”
noto con piacere che ha molto gradito

è giunta l’ora di tornare a casa
saliamo in auto e io la invito a tenermi compagnia sul sedile posteriore, tenendole la portiera aperta da un lato e la sua mano con la mia, delicatamente, dall’altro
mentre Gianluca guida, i miei sfioramente si fanno progressivamente meno “casuali”
lei dimostra di gradire e, avvicinandosi, si struscia addosso, cercando la mia bocca
le passo un braccio dietro al collo, la porto verso di me e la bacio con la lingua, mentre con l’altra mano la carezzo in mezzo alle gambe

Adele è già bagnata e si avvinghia a me, dimenticandosi di Gianluca alla guida
arrivati dove ho lasciato l’auto, perfidamente, saluto entrambi e la lascio in un lago di umori, promettendole che ci rivedremo, lasciandole il mio numero di cellulare (in realtà, Gianluca ce l’ha già, ma voglio darlo direttamente a lei)

arrivato a casa, leggo i messaggi che mi ha lasciato su WhatsApp: è un misto di arrabbiatura per aver lasciato le cose a metà e voglia di riprendere da dove abbiamo interrotto
Gianluca sarà sicuramente contento

Adele vuole vedermi il giorno dopo, a casa loro
il tempo di uscire dall’ufficio, arrivare a casa per una doccia veloce e sono da lei
suono, mi apre, terzo piano, a destra uscendo dall’ascensore
la porta è socchiusa, entro
lei è lì, in mezzo alla sala
si dirige con passo spedito verso di me e mi bacia con tutta la ligua in bocca, poi con una mano mi palpa il pacco e mi sussurra “ho voglia, bastardo, ora non potrai lasciarmi a metà dell’opera”

mi spinge verso il divano e si siede di me a cavalcioni
la tocco in mezzo alle gambe: è già bagnata

a questo punto, Adele si ferma e, senza neanche girarsi, intima al marito “Gianluca, esci subito a farti un giro; ti dico poi iio quando tornare”

rimasti soli, quasi mi strappa i vestiti di dosso e dà fondo a tutte le fantasie represse che si erano accumulate in tutto il periodo in cui era tentata di assecondare Gianluca senza trovare la forza per farlo e, nel mentre, documentiamo abbondantemente il tutto con numerose foto di entrambi i cellulari, che ci scambiamo per poi pubblicarne anche alcune, debitamente offus**te

ad un certo punto, mentre mi sale sopra e si impala a smorzacandela, si sporge un attimo verso la borsetta che ha lasciato sul comodino, la apre, etrae un cazzo di gomma e mi intima “ficcamelo dietro mentre ti cavalco”
è una furia, continua a salire e scendere senza sosta e veniamo insieme

dopo un attimo di tregua per riprenderci, mi chiede di legarla al letto e di bendarla, cosa che faccio con molto piacere, per poi cominciare a leccargliela tutta
le prendo le coscie con le mani, la allargo per bene e la penetro fino in fondo, con un solo colpo secco
lei emette un gemito soffocato e mi incita a sfondarla
dopo qualche minuto così, lei è un lago che tracima
lo tiro fuori e mi siedo a cavalcioni su di lei, prendendola a sberle con il mio uccello, finché non mi supplica di darglielo tutto in bocca, dove finisco per svuotarmi

al termine, dopo una doccia in cui lo facciamo nuovamente, con lei in piedi contro la parete, mi rivesto e la saluto, mentre lei telefona a Gianluca che può tornare a casa
lui, nel frattempo, si è sparato un paio di seghe dall’eccitazione che gli ha procurato la situazione

risultato: Gianluca soddisfatto, Adele soddisfatta, io esausto e svuotato, ma soddisfatto