Confessioni di una Milf 5- ORGASMO
Confessioni di una Milf 5- ORGASMO
ore 8.00:
mi alzai dal letto stanca come se non avessi dormito per niente,il culo mi bruciava ancora dal dolore,e sulle mani aveva ancora l’odore dei miei umori spruzzati durante la notte.
andai in bagno a darmi una ripulita alla fica.mi sedetti sul bidet aprìì l’acqua e cominciai a massaggiarmi piano fica e culo il sapone;lentamente,molto lentamente,mi fermai solo quando cominciai a sentire il piacere salire dalle mie viscere.
feci colazione e mi preparai per andare di nuovo al mare.
0re 9.00:
era tutto pronto.scesi e guidai fino alla spiaggia con gli occhiali da sole in viso a nascondere le occhiaie procurate dal poco sonno.guidai come una forsennata e con l’ansia di vedere finalmente di nuovo quell’ammasso di muscoli.
arrivai dopo 20 minuti e mi affrettai ad entrare nel lido.
quella mattina avevo scelto un costume bianco,volevo fare anche il bagno quella mattina e volevo lasciare intravedere le mie forme col costume bagnato.entrai e non vidi ancora il ragazzo,mi feci dare un lettino vicino alla torreta di guardia da un’unserviente della spiaggia.mi sistemai a prendere il sole.
ore 10.00:
provai a rilassarmi,chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal sole,la mia pelle bianca cominciò a bruciarsi,sentivo il sole ardere su di me.aprìì gli occhi e decisi di spalmarmi la protezione;presi il flaconcino e ne misi una bella quantità sulla mano quando lo vidi da lontano,bello come il sole col suo costumetto rosso,i capelli erano raccolti in un codino,un filo di barba incolta;lo vedevo avvicinarsi e iniziai a spalmarmi la crema sulle tette girata nella sua direzione.mi massaggiai le tette,il collo,le scapole.poi passai alle gambe,prima le caviglie,poi sulle ginocchia infine le cosce e allargai leggermente e cominciai a massaggiarmi l’interno coscia quasi fin sotto al costume.mi ci voleva solo qualcuno che mi massaggiasse le spalle.
si fermò vicino alla torretta e iniziò a parlare con un’altro bagnino,notai da sotto gli occhiali che ogni tanto lanciavano occhiate verso di me.
l’altro ragazzo si avvicinò e mi chiese se avessi bisogno di aiuto.gli dissi che poteva spalmarmi la crema solare sulle spalle.
mi stesi a pancia sotto,il ragazzo massaggiò con cura spalle e schena immagino che mi stesse guardando il culo,ma non si azzardò a toccarmelo.
girai la testa in direzione della torretta e notai che mi stava fissando da lontano.
ringraziai e liquidai l’amico e presi il sole di spalle.avevo attirato la sua attenzione.
ore 11.00:
decisi di fare un bagno.andai sul bagnaasciuga e lentamente entrai in acqua;bagnai prima i piedini,l’acqua era freddina così mi calai a pecorina e ne predi una manciata e mela spalmai addosso per abituarmi alla temperatura;mi accorsi di avere metà costume incastrato tra le chiappe,me lo aggiustai,sperando che lui mi stesse guardando.
finalmente mi tuffai,sentii il sale sulle mie labbra ed iniziai nuotare libera,andai di nuovo sotto e dopo un pò arrivai dove non toccavo.mi allontanai dalla riva lasciandomi cullare dalle onde e dal sole,i capezzoli a contatto con l’acqua fredda erano diventati dei chiodi,si vedevano in tutta la loro erezione dal costume bianco.
chiusi gli occhi facendo la morte sull’acqua.mi lasciavo massaggiare la testa quando sentìì una voce
-serve un passaggio?-
aprìì gli occhi,era lui
-cosa?
-è abbastanza lontana dalla riva,le serve un passaggio?
era venuto con una barchetta a remi,finalmente riusìì e guardarlo da vicino,aveva degli occhi verde smeraldo ed un sorriso da far svenire.
-non ancora,voglio godermi ancora un pò il mare,grazie.-risposi
-nessun problema-disse lui-
-ma comunque è vero sono abbastanza lontana..se dopo me lo puoi dare lo stesso…-
-ho finito il mio turno,posso restare per un pò-
avevo perso il senso del tempo non sapevo da quanto tempo fossi in mare,mi appoggiai alla barchetta restando in acqua
-oh..che bello oggi-
-vieni spesso quì?-mi disse
-da una vita,tu invece è il primo anno?
-si,hoi iniziato due settimane fa…comunque io sono Manuel-
-Teresa…da due settimane e già sei così abbronzato..?
-ahahahaha no,mio padre è brasiliano,quindi ho preso il suo colore..ma sono nato e cresciuti quì-
allora non mi sbagliavo, pensai,era un mulatto,un gran bel pezzo di mulatto.gli avrei preso a morsi gli addominali seduta stante,lo guardavo appoggiata alla barca,lo vedevo ergersi come una montagna di granito,i suoi muscoli erano tesissimi,un modello,mi sentivo tutta eccitata;il suo sorriso poi mi mandava in estasi…e che labbra poi carnose da baciare all’infinito.
decisi di salire a bordo.
-posso sdraiarmi per prendere un pò di sole?
-fai pure-mi disse.
salii e mi sdraiai di fronte a lui,il costume fracido d’acquà aderiva al mio corpo e lasciava trasparire le mie parti intime;allargai leggermente le gambe,chiusi gli occhi e mi misi in attesa.se era sveglio quanto bello non avrebbe fatto passare molto tempo.
-certo che sei davvero niente male-disse
-credi?ormai sono vicina alla vecchiaia.ormai ne ho 44-
-io 25,e ci vedo benissimo-
25 anni,è nel pieno del furore il giovanotto.
-ti dispiace se mi stendo anche io?
-fai pure la barca e tua…-
si stese accanto a me,profumava tutto,sciolse i capelli e iniziò a guardarmi mordendosi il labbro inferiore.mi girai anche io a guardarlo e in un’attimo mi baciò.
mi lasciai andare subito,feci entrare la sua lingua nella mia bocca e l’intrecciai con la mia;quella bocca enorme fece un sol boccone delle mie labbra.
-che bella che sei.-
cominciai ad asimare mentre mi baciava il collo,lo strinsi forte a me e gli piantai le tette sul suo petto marmoreo,poi scesi lungo i fianchi e gli accarezzai il ventre..
-tu sei bellissimo.-
continuava a mordermi il collo,mentre una mano scivolò sul mio seno.lo palpeggiò con cura
-che zizzone,Teresa-
buttai la testa all’indietro mentre già venivo,lui mi stava mangiando tutta.gli carezzai i lunghi capelli,le spalle erano muscolose,definite.. era da toccare tutto.
mi scoprì il seno e succhiò i capezzoli uno alla volta,prendeva tutte e due le tette,le guardava estasiato e poi ributtava la testa dentro.
la sua lingua sul mio corpo mi dava dei brividi mai provati.
-mmmmmmmm…..Manuel….aaaaaaahhhhhhh-
riprerse darmi la lingua,io gliela succhiavo,poi morsi ancorale sue labbra,baciai il suo viso,cominciai a cercare con le mani il suo costume.lo trovai.entrai e toccai un culo così sodo che sembrava una roccia…
-ah mi tocchi il culo-disse sorridendo
-mai visto uno così duro-
-vediamo un pò tu cos’hai nelle costume….-
entrò anche lei,mi toccò la fica,la accarezzò.
-guardala com’è bagnata..ti stai eccitando-mi disse
-sono arrapatissima-risposi
piazzò subito due dita nella fica e iniziò a sgrillettare velocemente mentre continuava a baciarmi;finalmente riuscii ad abbassargli il costume e gli liberai il cazzo.iniziammo a masturbarci a vicenda,ma notai che il suo cazzo era straordinariamente largo e quasi la miai manina non riusciva a chiuderlo in pugno;abbassai gli occhi e guardai verso il suo cazzo:era una bestia,un pitone,non so era largo,scuro,con una cappella rossa enorme ed era lungo almeno 20/22 centimetri.
-oh mio DIO-pensai-questo mi ammazza!
ero un lago.bagnata in un modo assurdo,manco fosse la prima volta,anche lui era eccitatissimo e iniziò a repirare più velocemente;mi tolse il costume,poi tolse il suo.spalancai le gambe e cominciò a sentirsi l’odore dei miei umori spandersi nell’aria nonostante fossimo in mare.
venne sopra di me,si lubrificò la cappella e iniziò a passarmela sulla fica senza penetrarmi.mi fissava negli occhi e mi faceva desiderare quel cazzone enorme dentro.
-non guardarmi così,che mi fai venire di nuovo- pensai
ma lui continuava a giocare con la mia fica e con la mia voglia di cazzo.
-hai la fica più bella di una ventenne,anche la tua pelle e bellissima.-mi disse con la sua voce sensuale
sborrai di nuovo e gli dissi
-dai Manuel dammi il cazzo!-
eseguì all’istante la mia richiesta.mi penetrò fino in fondo,rimasi senza resiro e soffocai in gola un urlo mentre la sua bestia raggiungeva il limite massimo della mia fica bagnata
mi riempì tutta,mi fece incendiare il ventre.lo sentivo dentro e sentivo aumentare il bruciore.
-ahi…-riuscì a dire
ma lui cominciò a muoversi lentamente,entrava ed usciva continuando a fissarmi con quegli smeraldi che aveva al posto degli occhi..
-oh Manuel..che cazzo…-dissi
-ora ti chiavo come si deve-
prese a pomparmi velocemente,iniziai ad urlare come una pazza,una forsennata,mi stava facendo letteralmente impazzire;urlavo dando libero sfogo al mio godimente tanto eravamo lontani dalla spiaggia,gli misi le mani sulle chiappe sodo aiutandolo a spingerlo dentro;i suoi colpi arrivavano forti e decisi e le sue palle sbattevano contro la mia fica
-oh..mi fai morire Manuel-
-prendilo bella milfona,sei tutta bona-mi disse
iniziai a toccargli il petto,giocherellai con i suoi capezzoli;gli carezzai gli addominali scolpiti e duri e la pantera tatuata sul fianco sinistro,la sua pelle scura era tesa a sostegno di quei muscoli..cercai la sua bocca,me la concesse mentre continuavo ad emettere mugulii.
cominciai a venire come non mai il suo cazzo era avvolto dai miei umori.tutto quello che avevo desiderato la notte prima si stava avverando.
d’un tratto sentìì una sensazione nuova al ventre,qualcosa che stava risalendo velocemente dalle mie viscere;sentivo un calore provenire dal profondo,lasciai la sua bocca e iniziai ad urlare in preda ad un’orgasmo fortissimo,Manuel si accorse che dalla mia fica usciva qualcosa,mi tolse il cazzo e per la prima volta in vita mia squirtai.
sembrava che stessi facendo pipì e invece erano i miei umori che arrivarono sul petto di Manuel,il quale mi piazzò due dita denntro.mi contorcevo dal piacere passandomi le mani nei capelli sudati
-ancora,ancora,ancora…-urlai
Manuel riprese s scoparmi più forte di prima,mi tirò i capelli e mi penetrò più forte che poteva.
-ti sfondo Teresa-mi disse
-si..sfondai,spaccami,fammi tua…-
ma anche per lui ormai era ora di buttare fuori tutto il suo eccitamente,cominciò a diventare rosso,respirò ancora più velocemente
-sborrami addosso-gli dissi
come se avessi letto i suoi pensieri tirò fuori la bestia e riversò sulla mia pancia e sulle mie tette tutto quello che aveva nei coglioni
-ahhhhh…ti inondo Teresa….
-bravo godi Manuel..come ho goduto io..
ricadde a fianco a me ansimando.
-sei stata grande-mi disse
-mi hai fatto godero come una cagna-gli dissi
ci scambiammo un tenero bacio..
-facciamo il bagno?-disse
-e mi sembra il caso-risposi
ci tuffammo dalla barca e nuotammo insieme ridendo.
ore 14.00
dopo tre ore trascorse a largo ritornammo sulla spiaggia,avevo finalemte placato i miei bollenti spiriti.
ci promettemmo di rivederci…ma questa volta in un letto.